LA GALENA: ASCOLTARE LA RADIO SENZA UTILIZZARE ALCUNA ENERGIA

E’ stata presentata in trasmissione una novella riguardante la radio a galena. proviamo insieme ad approfondire l’argomento aiutandoci con alcune foto.

La radio a galena è forse la prima forma di ricevitore radio che ha avuto una ampia diffusione tra il pubblico, per la sua semplicità e il basso costo. Quando le trasmissioni radio iniziarono ad avere una certa popolarità (stiamo parlando delle prime due decadi del ventesimo secolo) il costo di un ricevitore a valvole, amplificato e con buona sensibilità, era eccezionalmente elevato e al di fuori della portata della maggior parte delle tasche; inoltre richiedeva una certa competenza da parte dell’ascoltatore per regolare la sintonia, l’accordo dell’antenna, la gestione delle numerose batterie necessarie, e via dicendo.

La maggior parte delle trasmissioni avveniva nella banda di frequenza che si estende grosso modo tra i 500 e i 1500 KHz ed in modulazione di ampiezza; in ogni città di una certa importanza c’era almeno una stazione trasmittente che irradiava nella zona circostante i programmi EIAR: la cosiddetta “stazione locale”, necessaria in quanto la tecnologia dell’epoca non permetteva di costruire trasmettitori con potenze elevate e la sensibilità dei ricevitori, per lo più dotati di poche valvole in amplificazione diretta o in reazione, non permetteva comunque di ricevere da grandi distanze con buona qualità.

Molte zone abitate avevano quindi nelle immediate vicinanze un trasmettitore in onde medie che irradiava con una buona potenza le trasmissioni, e dotandosi di una buona antenna esterna era possibile ricevere tali trasmissioni anche senza alcun tipo di amplificazione del segnale, utilizzando una cuffia telefonica per l’ascolto: il magico oggetto che consentiva in modo tanto semplice di captare voci e musiche era il più semplice radioricevitore che sia possibile costruire, privo di alimentazione esterna, costituito da un circuito di sintonia elementare e poche altre parti, chiamato “radio a galena” dal nome del minerale utilizzato per la rivelazione del segnale radio.

Oggi non ha più senso neppure provare a costruire un ricevitore di questo genere. La quasi totalità delle stazioni trasmittenti italiane in AM è stata disattivata da alcuni anni, e le poche rimaste saranno ben presto chiuse anch’esse. Inoltre l’aumento di apparecchiature elettroniche che – per quanto “a norma” – irradiano disturbi a radiofrequenza di tutti i generi ne renderebbe impossibile l’uso, portando alle orecchie solo un insieme di rumori e ronzii.

L’unica funzione che questo circuito può ancora avere è quella didattica, per dimostrare i fondamenti della ricezione delle onde EM, magari utilizzando una “stazione locale” costruita a questo scopo: un semplice trasmettitore modulato della potenza di 1 o 2 W potrebbe essere più che sufficiente per coprire una piccola area come una scuola o un appartamento, e permettere ad una radio di questo tipo di far udire ancora la sua voce.

Componenti necessari per la costruzione di una radio a galena
cristallo di galena
DETECTOR dentro il quale si posiziona il cristallo di galena
Istruzioni per montare una radio a galena