A cura di Massimiliano Samsa
Proseguiamo con l’ascolto della terza ed ultima parte dei Gurre-Lieder di Arnold Schönberg. Potete trovare la descrizione dell’intera composizione nel podcast di ieri 13-01-21, insieme alle prime due parti. A completamento della puntata ho inserito l’ascolto dei Brettl Lieder per voce e pianoforte.
Buon ascolto
Arnold Schönberg (1874 – 1951) Gurre-Lieder
per soli, coro e orchestra
Testo: Jens Peter Jacobsen
Prima rappresentazione: Vienna, Großer Musikvereins-Saal, 23 febbraio 1913
Parte III
- Erwacht, König Waldemars Mannen wert! (Waldemar)
- Deckel des Sarges klappert und klappt (Bauer)
- Gegrüßt, o König, an Gurre-Seestrand! (Waldemars Mannen)
- Mit Toves Stimme flüstert der Wald (Waldemar)
- Ein seltsamer Vogel ist so’n Aal (Klaus-Narr)
- Du strenger Richter droben (Waldemar)
- Der Hahn erhebt den Kopf zur Kraht (Waldemars Mannen)
- Des Sommerwindes wilde Jagd – Preludio orchestrale
- Herr Gänsefuß, Frau Gänsekraut (voce recitante)
- Seht die Sonne farbenfroh am Himmelssaum (Coro misto)
Waldemar – Thomas Moser
Tove – Jane Eaglen
Waldtaube – Marjana Lipovsek
Klaus Narr – Kurt Azesberger
Bauer – Franz Grundheber
Sprecher – Hans Hotter
Orchestra – Gustav Mahler Jugendorchester
Choir – Arnold Schönberg Chor; Südfunk Chor Stuttgart; Slowakischer Philharmonischer Chor
Claudio Abbado, direttore
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Arnold Schönberg (1874-1951) – Brettl Lieder (1901)
I. Der genügsame Liebhaber
II. Einfältiges
III. Nachtwandler
IV. Jedem das Seine
V. Mahnung
VI. Gigerlette
VII. Galathea
VIII. Aus dem “Spiegel von Arkadien”
Jessye Norman, soprano
James Levine, piano
Il significato storico di Arnold Schoenberg come padre del serialismo spesso oscura la varietà della sua produzione. Forse non c’è cosa migliore per dimostrare questo che i suoi otto Brettl-Lieder (Canzoni da cabaret). Queste otto poesie intrise di umorismo e semplicità, in un linguaggio tonale che non ha alcuna etichetta o distinzione speciale, ci danno uno scorcio unico e amabile della musica cameristica dello Schoenberg pre-atonale
Le otto poesie sono tratte da una raccolta, Deutsche Chansons (Canzoni tedesche), pubblicata per la prima volta nel 1900 da Otto Julius Bierbaum. I contenuti del volume erano antitetici alla corrente letteraria conservatrice di fine Ottocento, e divennero un successo immediato. I testi dei Brettl-Lieder sono stati scritti da Frank Wedekind, Otto Julius Bierbaum, Hugo Salus, Gustav Hochstetter, Colly, Emanuel Schikaneder e Gustav Falke.