“Le Nozze di Figaro, ossia la folle giornata” (K 492) è un’opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart. Il libretto è tratto dalla commedia “Le mariage de Figaro” di Beaumarchais.
Le nozze di Figaro è una delle più famose opere di Mozart, ed è la prima di una serie di collaborazioni fruttuose con Lorenzo Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e Così fan tutte.
L’opera è in quattro atti e ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, sulla quale cerca di imporre lo “ius primae noctis”. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni. L’intera vicenda può essere letta come una metafora delle varie fasi dell’amore: il paggio Cherubino e Barbarina rappresentano l’amore acerbo, Susanna e Figaro l’amore appena sbocciato, il Conte e la Contessa l’amore logorato dal tempo e senza più alcuna passione, Marcellina e Don Bartolo l’amore maturo.
Trama
- ATTO I
Il giovane Figaro prende le misure della stanza che il Conte ha gentilmente concesso a lui e alla sua promessa sposa, Susanna. E’ la mattina del giorno delle loro nozze, Susanna è intenta a misurarsi un cappello da indossare per l’occasione. Figaro si lascia sfuggire un complimento alla generosità del Conte per aver loro offerto una stanza tanto comoda e ampia. Susanna lascia intendere che forse quel gesto che Figaro vede come generoso, sia in realtà dovuto ad altro; secondo lei infatti, il Conte vorrebbe rivendicare lo ius primae noctis, da lui stesso già abolito. Le manovre sibilline del Conte trovano consenso in Don Basilio, il maestro di musica di Susanna.
Intanto, la non più giovane Marcellina, vorrebbe impedire il matrimonio, e sposare lei stessa Figaro, in virtù di un vecchio prestito concessogli e mai restituito. In suo aiuto accorre anche Don Bartolo, desideroso di vendicarsi di Figaro (l’ex “Barbiere di Siviglia”), reo di aver aiutato il Conte a portarli via la sua Rosina, ora Contessa di Almaviva.
Nel frattempo Cherubino, il paggio, chiede a Susanna di mettere una buona parola per lui presso la Contessa. Il Conte avendolo trovato solo con Barbarina, la figlia dodicenne del giardiniere Antonio, lo ha allontanato dal palazzo.
Cherubino deve nascondersi frettolosamente quando entra in scena il Conte, desideroso di rilanciare le sue proposte galanti alla giovane Susanna. A sua volta anche il Conte è costretto a nascondersi quando compare Don Basilio, intenzionato a rivelare a Susanna le attenzioni speciali rivolte da Cherubino alla Contessa.
Con un moto di gelosia il Conte esce dal suo nascondiglio, e si accorge che anche Cherubino è lì, nascosto.
In quel momento entrano i contadini, che ringraziano il Conte per aver abolito lo ius primae noctis.
Trovando un pretesto, il Conte rimanda il matrimonio e ordina l’arruolamente obbligatorio di Cherubino e il suo dislocamento a Siviglia.
- ATTO II
Susanna confida alla Contessa le avances ricevute dal Conte. Intanto Figaro ha escogitato un piano per smascherare il Conte: farà avere al Conte un biglietto anonimo avvisandolo che la Contessa ha in programma un appuntamento romantico con un ammiratore segreto per quella stessa sera. A questo punto Susanna dovrà fingere di accettare la proposta del Conte; al suo posto però si presenterà Cherubino travestito da donna. In questo modo la Contessa potrà smascherare il marito.
Mentre Cherubino si sta travestendo, entra in scena il Conte che ,preso dalla gelosia, decide di forzare la porta dello stanzino dove si è nascosto il paggio. Cherubino riesce fortunosamente a fuggire in tempo dalla finestra e Susanna ne prende il posto. Quando il Conte vede Susanna, è costretto a chiedere scusa alla moglie per aver dubitato di lei. Nel frattempo sopraggiunge anche Figaro.
Antonio, il giardiniere, irrompe in scena dicendo di aver visto qualcuno scappare furtivamente dalla finestra della camera della Contessa; Figaro cerca di sviare i sospetti dicendo di essere stato lui.
Il secondo Atto si conclude con l’ingresso di Marcellina e Don Bartolo; ella è finalmente in possesso dei documenti che vincoleranno Figaro a sposarla.
- ATTO III
La Contessa spinge Susanna a proseguire con il piano di Figaro per smascherare il Conte, il quale per scopre il piano e promette vendetta.
Proprio quando il giudice Don CUrzio derime il vecchio debito di Figaro, intimandogli di sposare Marcellina, la situazione viene stravolta: da un segno sul braccio di Figaro, si scopre che egli è in realtà il frutto del vecchio amore tra Marcellina e Don Bartolo.
In quel momento entra Susanna con i soldi per riscattare il debito di Figaro; vedendolo abbracciato a Marcellina, si infuria. Dopo aver capito che Marcellina era felice di aver ritrovato il suo figlio perduto, si unisce alla loro gioia.
Don Bartolo chiede la mano di Marcellina, la quale acconsente e condona il vecchio debito come regalo per le nozze con Susanna.
La Contessa decide di modificare leggermente il piano iniziale di Figaro: detta a Susanna un bigliettino, ma si presenterà lei all’appuntamento con il Conte, non Cherubino.
Susanna consegna il bigliettino al Conte, il quale si punge con la spilla di Susanna usata per sigillarlo.
La scena si chiude con i festeggiamenti per le due coppie di sposi: Susanna e Figaro, Marcellina e Don Bartolo.
- ATTO IV
Ormai è calata la notte al castello; la trama si infittisce quando Figaro capisce che il biglietto recapitato al Conte era stato scritto da Susanna. Essendo venuto meno il suo piano iniziale, crede che Susanna voglia veramente cedere alle lusinghe del Conte. Decide quindi di appostarsi vicino al luogo dell’appuntamento insieme ad alcuni testimoni.
Susanna origlia lo sfogo di gelosia di Figaro e decide di vendicarsi tenendolo sulle spine.
La Contessa (travestita da Susanna), viene importunata prima da Cherubino e poi dal Conte. Con un diversivo la Contessa allontana il Conte e fugge nel bosco.
Nel frattempo Figaro viene raggiunto da Susanna (travestita da Contessa). Durante la conversazione che segue, Susanna dimentica di imitare la voce della Contessa e viene scoperta. Figaro però non lascia intendere di aver capito l’imbroglio, e decide di punire la sua amata Susanna indirizzando le proprie avances alla “finta Contessa”.
Dopo una sequenza di colpi di scena, Figaro si scusa con Susanna per aver dubitato di lei; il Conte, tornato nel luogo dell’appuntamento, scorge i due, non riconoscendo Susanna nelle vesti della Contessa.
L’arrivo della vera Contessa pone il termine alle vicende, spiegando tutto l’imbroglio e lasciando il Conte sbalordito. Al Conte non resta altro che chiedere il perdono della Contessa e dare la propria benedizione alle nozze tra Figaro e Susanna.