I Notturni di Ameria Radio del 27 febbraio 2024 – A. Bruckner / Sinfonia n. 00 in fa minore WAB 99 Studiensinfonie (1863 version)

Anton Bruckner (1824 – 1896) – Sinfonia n. 00 in fa minore WAB 99 Studiensinfonie (1863 version)

1.       Allegro molto vivace (0:00)

2.      Andante molto (15:53)

3.      Scherzo. Schnell (30:15)

4.      Finale. Allegro (36:02) 

London Symphony Orchestra

Elyakum Shapirra, conductor

La Sinfonia in Fa minore non rappresenta affatto il primo lavoro per orchestra di Bruckner. Nello stesso 1863, durante il corso di perfezionamento con Otto Kitzler, Bruckner compose la Sinfonia per questa ragione conusciuta come Sinfonia Studio o Studiensinfonie. L’opera ebbe una discreta critica dallo stesso Kitzler, il quale considerò la poca ispirazione del lavoro e la tonalità di Fa minore come poco adatta e appropriata per l’orchestra. Tuttavia ancora oggi non sappiamo i motivi che spinsero Kitzler all’ultima considerazione.

La partitura è stata pubblicata solo nel 1973 e disponibile oggi in un’edizione del musicologo Leopold Nowak. Prima del 1973 esisteva solo una trascrizione per Pianoforte di Goellerich, pupillo di Bruckner e amico. Al contrario delle critiche di Kitzler, la sinfonia mostra interessanti aspetti come la simmetria dei periodi non ancora sviluppata come nei lavori successivi. Il Finale in particolare si caratterizza per la freschezza e il ritmo comuni alle prime composizioni di Robert Schumann.

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The Symphony in F minor is by no means Bruckner’s first orchestral work. In the same 1863, during the masterclass with Otto Kitzler, Bruckner composed the Symphony for this reason known as Sinfonia Studio or Studiensinfonie. The work received a fair amount of criticism from Kitzler himself, who considered the work’s lack of inspiration and the key of F minor as unsuitable and appropriate for the orchestra. However, even today we do not know the reasons that pushed Kitzler to this last consideration.

The score was published only in 1973 and available today in an edition by musicologist Leopold Nowak. Before 1973 there was only a transcription for piano by Goellerich, Bruckner’s protégé and friend. Contrary to Kitzler’s criticisms, the symphony shows interesting aspects such as the symmetry of the periods not yet developed as in later works. The Finale in particular is characterized by the freshness and rhythm common to Robert Schumann’s early compositions.