I notturni Ameria Radio 8 febbraio 2021 Musiche di Leós Janàček

A cura di Massimiliano Samsa

Leós Janàček (1854 – 1928) – Sinfonietta, VI/18

Fanfara: Allegretto. Allegro maestoso

Il castello: Andante. Allegretto

Il castello della regina: Moderato

La strada del castello: Allegretto

Il municipio: Andante con moto

Prima esecuzione: Praga, Smetana-Saal, 26 giugno 1926

Wiener Philharmoniker

Sir Charles Mackerras, direttore

Iniziata nel 1925 ed eseguita per la prima volta a Praga il 26 giugno 1926, la Sinfonietta è l’ultima composizione orchestrale di Janàček, ma anche la più originale e imprevedibile. L’originalità sta nell’unione di una forma classica come quella della sinfonia con un organico insolito, dominato da un forte schieramento di ottoni: oltre a 4 corni, 4 tromboni e 2 tube tenori vi figurano complessivamente ben 14 trombe (l’idea iniziale sembra fosse dovuta all’ascolto di una banda militare in un parco di Pisek). L’imprevedibilità è invece data dai rapporti che si vengono a creare tra l’impianto formale e l’organizzazione del materiale al suo interno. In realtà, del classico principio sinfonico rimane soltanto l’elemento dell’elaborazione tematica (che però Janàček sottomette alle proprie leggi di sviluppo a blocchi contrapposti) e una certa simmetria di corrispondenze e relazioni fra i singoli movimenti. Che sono cinque, contraddistinti da una continua flessibilità agogica e da una diversa distribuzione dell’organico orchestrale, suddiviso in sezioni: solo alla fine l’intera orchestra si riunisce in una sorta di festosa, generale celebrazione di tono giubilante.

La fanfara introduttiva dell’Allegretto iniziale (trombe, tube tenori e timpani) ritorna, intensificata, anche alla conclusione dell’ultimo tempo, in una ripetizione ampliata però con la presenza degli archi e dei legni: ciò stabilisce una forma ad arco di assoluta novità, nella quale si dispongono i vari movimenti, ognuno con differente intonazione e carattere. Il secondo e il quarto elaborano motivi di danza della tradizione morava e ceca, con effetti graffianti e accenti intensamente drammatici. Il denso Moderato centrale è il cuore della composizione, e ne riassume in veemente crescendo dinamico ed espressivo tutta la stupefacente sostanza melodica e ritmica, con soluzioni armoniche e timbriche affatto inedite.

Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Janacek/Janacek-Sinfonietta618.html

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Vítězslav Novák – Piano Quintet in la minore, Op. 12

1. Allegro molto moderato

2. Andante – Variazioni su un’antica canzone d’amore boema del XV secolo

3. Allegro risoluto – Slovakian

Kubin Quartet

Il Quintetto per pianoforte in la minore è il primo di una serie di opere del cosiddetto periodo moravo ed è stato composto nel 1897. L’opera mostra il suo incanto per la Moravia e le sue melodie popolari, alcune delle quali sono incluse in quest’opera. Il primo tema del movimento di apertura è basato sul canto popolare Hear the Earth tremare e gemere mentre il movimento centrale è basato su una canzone d’amore moravo del XV secolo O Elsa, adorabile Elsa, mentre il tema principale del terzo movimento è una parafrasi di un Canzone nuziale della Moravia.

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Vítězslava Kaprálová (1915-1940) – Military Sinfonietta

Brno Philharmonic

Olga Machonova-Pavlu, direttore

La Sinfonietta militare op. 11 è stata la composizione di diploma della compositrice ceca Vitezslava Kaprálová che ha portato a termine con successo i suoi studi al Conservatorio di Praga. Kaprálová iniziò a lavorarci il 29 maggio 1936 e completò il lavoro il 23 febbraio 1937. Dedicò la composizione a Edvard Beneš, presidente della Repubblica cecoslovacca. L’opera fu eseguita per la prima volta dalla Filarmonica Ceca sotto la direzione della stessa Kaprálová, in un concerto organizzato dal Consiglio Nazionale delle Donne nella Sala Lucerna di Praga il 26 novembre 1937. L’anno successivo la Sinfonietta aprì il festival ISCM a Londra. In questa occasione, Kaprálová diresse il lavoro con la BBC Orchestra.