G. Puccini – Edgar – Trama e Libretto

EDGAR

di Giacomo Puccini su libretto di Ferdinando Fontana

Personaggi

  • EDGAR (tenore)
  • FIDELIA (soprano)
  • FRANK (baritono)
  • TIGRANA (mezzosoprano) figlia del re d’Egitto
  • GUALTIERO (basso)
  • CORO di contadini e contadine, cortigiani, convitati, soldati, monaci, fanciulli

Introduzione

È un’opera inizialmente in quattro atti, ma poi ridotta a tre in successive rielaborazioni, di Giacomo Puccini su libretto di Ferdinando Fontana tratto dal poema drammatico La coupe et les lèvres di Alfred de Musset.
La prima rappresentazione fu al “Teatro alla Scala” di Milano il 21 Aprile 1889.

Trama

ATTO I

L’azione si svolge nelle Fiandre nel 1300.
È l’alba: nel villaggio contadini e pastori si recano al lavoro.
Fidelia, figlia di Gualtiero, è innamorata di Edgar, ma il giovane non riesce a resistere al fascino di Tigrana, una bellissima zingara.
Anche Frank, fratello di Fidelia, è innamorato di Tigrana, ma costei lo respinge e cerca di conquistare Edgar.
Quando la zingara assume atteggiamenti irriverenti, intonando davanti alla chiesa una canzone sboccata, viene cacciata dai contadini, allora Edgar interviene in sua difesa, poi preso da un’irrefrenabile esaltazione, afferra una torca ed incendia la casa paterna. Fugge con Tigrana dopo aver affrontato in duello e ferito Frank che tenta di fermarli.

ATTO II

In un sontuoso palazzo si sta svolgendo una festa ed Edgar, ormai stanco della vita perversa con Tigrana, pensa con nostalgia alla casa paterna e a Fidelia. La zingara tenta inutilmente di riconquistarlo.
Davanti al palazzo, tra i rulli dei tamburi e i suoni delle fanfare, passa una schiera di soldati; allora Edgar sente il desiderio di riabilitarsi e per espiare le sue colpe decide di unirsi a quei militari guidati da Frank. Tigrana giura di vendicarsi.

ATTO III

L’esercito vince la battaglia, ma molte vittime restano sul campo: anche Edgar è tra i scomparsi. Si preparano le solenni esequie in suo onore.
Mentre Frank pronuncia l’elogio funebre, un frate, con il volto coperto da un cappuccio, ricorda le colpe di cui si è macchiato in vita Edgar. Fidelia difende la memoria dell’uomo amato, poi si ritira in chiesa a pregare.
A cerimonia ultimata giunge Tigrana che appare addolorata per la morte dell’uomo; il frate e Frank le promettono ori e monili se si fa delle confessioni ai danni dello scomparso.
Quando Amonastro esce dal nascondiglio e si presenta come il re degli Etiopi, Radamés capisce di aver involontariamente tradito il proprio paese.
Tigrana dichiara non solo di essere stata l’amante di Edgar, ma anche che quello pensava di tradire la patria. Alcuni soldati, credendo alle accuse della donna, si avventano sul cadavere di Edgar, ma nella bara c’è solo la sua armatura: egli è vivo, in realtà è il frate incappucciato.
Fidelia si slancia verso di lui per abbracciarlo, ma Tigrana compie la sua vendetta: afferra un coltello e la uccide con una pugnalata. Edgar si china sul suo corpo in preda alla disperazione.

Fonte www,liricamente.it