Trama
Atto primo
Una piazza davanti al palazzo del Pascià Selim
Il giovane Belmonte, nobile spagnolo, è angosciato perché la sua fidanzata Konstanze, giovane e bella, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava, insieme alla sua ancella inglese Blonde e all’innamorato di quest’ultima Pedrillo, al Pascià Selim che la tiene rinchiusa nel suo harem. Per questo Belmonte è venuto a cercarla in Turchia. All’entrata del palazzo di Selim egli si imbatte in Osmin, il burbero sorvegliante, che lo allontana malamente. Belmonte incontra Pedrillo, ora giardiniere al servizio del Pascià, che gli racconta come Konstanze sia diventata la favorita di Selim mentre la sua Blonde è stata offerta in dono a Osmin. All’arrivo di Selim e Konstanze, di ritorno da una gita in mare, Belmonte si nasconde. Konstanze è afflitta e Selim, per quanto rispettoso e amorevole, non riesce a guadagnare le sue grazie, ma dice che saprà aspettare; alle sue nuove insistenze Konstanze chiede la dilazione di un giorno per poter pensare. Allo scopo di introdurre Belmonte nel palazzo e mettere in atto un piano di fuga, Pedrillo lo presenta quindi al Pascià come un architetto desideroso di servirlo; Selim decide di metterlo alla prova e lo invita a entrare nella dimora. Osmin cerca di ostacolare Belmonte e Pedrillo, ma viene messo da parte.
Atto secondo
Giardino del palazzo
L’atto si apre con Blonde che si lamenta del comportamento dei turchi ai quali vorrebbe dare alcune lezioni di galateo. Osmin, che arde di desiderio per Blonde senza essere corrisposto, intima alla giovane di stare lontano da Pedrillo, ma lei afferma di essere inglese e quindi “nata per la libertà”, affronta con risolutezza l’uomo e lo minaccia. Osmin si allontana concludendo che se gli europei si fanno dominare dalle donne sono degli sciocchi. Sopraggiunge Konstanze sempre disperata per la perdita del fidanzato; Blonde cerca invano di consolarla, quando il Pascià ci riprova con le profferte amorose e viene respinto, la minaccia; Konstanze si dice allora pronta a subire torture di ogni genere fino alla morte che sarà per lei una liberazione, ma che non cederà mai alle richieste di Selim.
Mentre il Pascià medita sul coraggio della giovane, Pedrillo riesce a informare Blonde dell’arrivo di Belmonte e della fuga che è prevista per la notte stessa; Blonde è felice e corre ad avvisare Konstanze. Successivamente Pedrillo convince Osmin a bere del vino drogato, riuscendo a fargli infrangere il divieto islamico sull’alcol; l’uomo, barcollando, si allontana. Giunge così Belmonte che può finalmente incontrare Konstanze. Nel quartetto finale (Ach, Belmonte! Ach, mein Leben!) Belmonte e Pedrillo informano le due ragazze che verranno a salvarle a mezzanotte, non senza assicurarsi della loro fedeltà e dei loro sentimenti, fatto questo che provoca una reazione delle due, con Blonde che addirittura schiaffeggia Pedrillo. Fugato ogni dubbio, segue la riconciliazione e i quattro si preparano a fuggire.
Atto terzo
Piazza davanti al palazzo e quindi appartamenti di Selim
Ogni cosa è pronta per la fuga; per simulare la normalità del momento Belmonte canta una canzone d’amore (Ich baue ganz auf deine Stärke). Giunta l’ora, Pedrillo, accompagnandosi con il mandolino, canta una romanza, In Mohrenland gefangen war: è il segnale per la fuga. I due uomini appoggiano una scala al muro e Belmonte sale nell’appartamento di Konstanze aiutandola a scendere; Pedrillo a sua volta tenta di portare in salvo Blonde, ma in quell’istante Osmin, ripresosi dall’ubriacatura, esce e si accorge della scala. I fuggitivi vengono catturati e condotti in catene davanti a Selim, mentre Osmin annuncia con gioia terribili supplizi. Davanti a Selim Belmonte rivela la sua vera identità, scoprendo così che è figlio del comandante di Orano, il peggior nemico del Pascià; per i giovani si prospetta una morte terribile. Belmonte e Konstanze si dolgono della fine, ma concludono che almeno potranno morire insieme. Inaspettatamente la sorpresa: Selim dà prova di grande magnanimità, non vuole abbassarsi al livello del suo nemico e rinuncia alla vendetta liberando le due coppie che possono così ritornare a casa; tutti gioiscono tranne Osmin che si ritira rosso dalla rabbia.