Jules Massenet – Don Quichotte – Trama e Libretto

Atto 1

Una piazza di fronte alla casa di Dulcinée

Si sta celebrando una festa. Quattro speranzosi ammiratori di Dulcinée le fanno la serenata dalla strada. Dulcinée appare e spiega filosoficamente che essere adorate non è abbastanza, “Quand la femme a vingt ans” (“Quando una donna ha vent’anni”). Si ritira e una folla, in gran parte mendicanti, acclamano l’arrivo dell’eccentrico cavaliere Don Quichotte (montando il suo cavallo Rossinante) e del suo buffo scudiero Sancho Panza (su un asino). Felicissimo della loro attenzione, Don Quichotte dice a un riluttante Sancio di lanciare loro del denaro. Dopo che la folla si è dispersa, lo stesso Don Quichotte fa una serenata a Dulcinée, “Quand apparaissent les étoiles” (“Quando le stelle iniziano a brillare”), ma viene fermato da Juan, un geloso ammiratore della bellezza locale. Segue un combattimento con la spada, interrotto dalla stessa Dulcinée. È incantata dalle antiquate attenzioni di Don Quichotte, rimprovera Juan per la sua gelosia e lo manda via. Il vecchio le offre la sua devozione e un castello. Lei suggerisce che invece potrebbe recuperare una sua collana di perle rubata da Ténébrun, il capo dei banditi. Don Quichotte si impegna a farlo e Dulcinée si riunisce rapidamente ai suoi amici uomini.

Atto 2

In campagna

Una mattina nebbiosa, Don Quichotte e Sancho entrano con Rossinante e l’asino. Don Quichotte sta componendo una poesia d’amore. Sancho fa una grande tirata contro la loro spedizione, contro Dulcinée e contro le donne in generale. “Comment peut-on penser du bien de ces coquines” (“Come si può pensare a qualcosa di buono di queste sgualdrinelle”). Le nebbie si disperdono rivelando una fila di mulini a vento che Don Quichotte prende per un gruppo di giganti. Con orrore di Sancho, Don Quichotte attacca il primo, solo per essere catturato in una delle pale e sollevato in aria.

Lucien Fugère nel ruolo di Sancho, Parigi, 1910.

Atto 3

In montagna

Crepuscolo, Don Quichotte crede che si stiano avvicinando ai banditi. Sancho va a dormire mentre Don Quichotte fa la guardia. I banditi compaiono improvvisamente e dopo un breve combattimento prendono il cavaliere prigioniero. Sancho fugge. Sorpresi dalla sfida del vecchio, i banditi lo riempiono di botte e intendono ucciderlo, ma la preghiera di Don Quichotte “Seigneur, reçois mon âme, elle n’est pas méchante” (“Signore, ricevi la mia anima, non è malvagia’) spinge Ténébrun, il capo dei banditi, a graziarlo. Don Quichotte spiega la sua missione “Je suis le chevalier errant” (“Io sono il cavaliere errante”) e la collana gli viene restituita. I banditi chiedono la benedizione del nobile cavaliere prima che egli parta.

Atto 4

Il giardino della casa di Dulcinée

Musica e balli, è in corso una festa, ma Dulcinée è malinconica, “Lorsque le temps d’amour a fui” (“Quando il tempo dell’amore è passato”). Scuotendosi, prende una chitarra e canta “Ne pensons qu’au plaisir d’aimer” (“Pensa solo ai piaceri dell’amore”). Tutti si ritirano per la cena. Arrivano Sancho e Don Quichotte. In attesa di Dulcinée, Sancho chiede la sua ricompensa a cui Don Quichotte risponde con vaghe promesse di un’isola, un castello, ricchezze. Dulcinée e la sua compagnia salutano il cavaliere e lui restituisce la collana tra gli applausi di tutti. Però, quando le chiede di sposarlo, viene accolto da una risata isterica. Avendo pietà, Dulcinée dice agli altri di andarsene, si scusa “Oui, je souffre votre tristesse, et j’ai vraiment chagrin à vous désemparer” (“Condivido il tuo dolore e mi dispiace davvero”) ma gli spiega che il suo destino, il suo modo di vivere sono diversi dai suoi. Lo bacia sulla fronte e se ne va. Ma la compagnia ritorna per prendere in giro il vecchio. Sancho li rimprovera energicamente, “Riez, allez, riez du pauvre idéologue” (“Ridete, avanti, ridete di questo povero idealista”) e porta via il suo padrone.

Atto 5

Un passo di montagna in un’antica foresta

Una chiara notte stellata, Don Quichotte sta morendo. Ricorda che una volta aveva promesso a Sancho un’isola come ricompensa e gli offre un’isola di sogni, “Prends cette île” (“Prendi quell’isola”). Verso la morte, Don Quichotte alza lo sguardo su una stella che brilla luminosa in cielo e sente la voce di Dulcinée che lo chiama in un altro mondo. Quindi si accascia, mentre Sancho piange sul suo corpo.