… il Pianoforte 55 musiche di autori vari

A cura di Maria Teresa Ferrante

PROGRAMMA 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) 

Concerto n. 22 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra KV 482 

1. Allegro 

2. Andante 

3. Allegro 

Concerto n. 23 in la maggiore per pianoforte e orchestra KV 488 

1. Allegro 

2. Adagio 

3. Allegro assai 

Robert Casadesus, pianoforte 

Columbia Symphony Orchestra 

George Szell, direttore 

Carl Maria von Weber (1786 – 1826) 

Konzertstück in fa minore per pianoforte e orchestra op. 79 

– Larghetto affettuoso. Allegro passionato. Tempo di marcia. Più mosso. Presto giojoso 

Robert Casadesus, pianoforte 

Kölner Rundfunk Sinfonie Orchester 

Romanus Hubertus, direttore 

NOTE 

Tra il 1773 e il 1791 Wolfgang Amadeus Mozart compose la bellezza di ventiquattro grandi Concerti per pianoforte e orchestra, 

Il concerto KV 482 porta la data del 16 dicembre 1785 e fu eseguito a Vienna la prima volta il 23 dicembre dello stesso anno ottenendo un grande successo da parte del pubblico che volle la replica dell’Andante. Le poche lettere di quegli anni giunte fino a noi rispecchiano uno stato d’animo sollevato ed euforico, vivaci istantanee dell’ambiente musicale viennese in quell’epoca in cui gli artisti lavoravano personalmente a contatto col pubblico. «Ora come potete immaginare – scrive Mozart al padre – devo necessariamente suonare – e quindi scrivere cose nuove. L’intera mattinata la dedico agli allievi e quasi tutte le sere ho da suonare». E in un’altra lettera a Leopoldo dice: «Eccovi l’elenco di tutti i miei abbonati. Io da solo ne ho trenta di più che Richter e Fischer insieme. Il primo concerto è andato benissimo. La sala era piena zeppa e il nuovo concerto da me eseguito è piaciuto straordinariamente. Ovunque si sente lodare questa accademia…». 

Ed è per queste accademie – concerti a sottoscrizione – che Mozart scrisse quattordici Concerti per pianoforte e orchestra, tra i quali quello in mi bemolle che si esegue stasera. 

Il Concerto KV 488, invece, fu terminato il 2 marzo 1786, ed eseguito pochi giorni dopo in una delle “accademie” settimanali di Mozart. 

Il Konzertstück in fa minore per pianoforte e orchestra op. 79 di Carl Maria von Weber che insieme al Concerto n. 1 in do maggiore e al Concerto n. 2 in mi bemolle maggiore op. 32 costituisce la produzione weberiana per pianoforte e orchestra, fu scritta nel 1821 dopo l’inimitabile e superbo Freìschütz che stava percorrendo un trionfale cammino nei teatri tedeschi. Ad essere più precisi bisogna dire che fu proprio nel mese di giugno dello stesso anno, durante le applaudite rappresentazioni a Dresda del Freischütz, che l’autore, che era un eccellente pianista, fece conoscere il nuovo pezzo al direttore d’orchestra Julius Benedict, il quale rimase favorevolmente impressionato sia dal virtuosismo brillante della parte solistica come dalla sapiente orchestrazione che utilizza il seguente organico: due flauti, due oboi, due clarinetti, due corni, due trombe, un trombone, i timpani e gli archi. 

La composizione si articola in quattro movimenti formanti un tutto unico senza soluzione di continuità.