I notturni di Ameria Radio del 17 dicembre 2020

Programma

La puntata di questa sera è dedicata interamente a Antonin Dvoràk (1841 – 1904).

La Serenata per archi op. 22 fu scritta nel 1875 in soli 12 giorni. Quello fu un anno speciale per il compositore ceco: il governo austriaco infatti, grazie ad una commissione di cui erano membri fra gli altri il critico Eduard Hanslick e Johanncs Brahms gli concesse una borsa di studio che costituì per Dvorak il vero e proprio trampolino di lancio verso i più importanti circoli musicali europei. Nessuno dei membri della commissione lo conosceva personalmente, ma, come raccontò lo stesso Hanslick più tardi, essi rimasero colpiti da quel talento straordinario. E in seguito fu proprio Brahms a raccomandare Dvorak al prestigioso editore Simrock, presso il quale uscirono tutte le sue opere principali.

La prima esecuzione della Serenata era stata prevista per la fine del 1875 a Vienna sotto la direzione del celebre direttore Hans Richter (con il quale Dvorak intesse una preziosa amicizia) ma alcuni inconvenienti costrinsero a rimandarla all’anno seguente a Praga sotto la direzione di un’altra celebre bacchetta, Adolf Cech.

Ripartita in cinque movimenti in forma di suite, la Serenata op. 22 è un brano di intensa carica melodica e di grande fascino.

Le nove Sinfonie sono il punto d’incontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione tedesca, in quanto la ricca invenzione melodica s’unisce alla riflessione su come fosse possibile, dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms, espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali. La Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n. 2: quest’oscillazione dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un carattere equilibrato, compatto e austero, che si potrebbe definire brahmsiano: in effetti pare che il successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak – la cui notorietà era allora legata al successo delle Danze slave – il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande maestro tedesco, nei cui confronti provava ammirazione e amicizia. Diretta dallo stesso Dvorak a Londra nel 1885, questa Sinfonia ebbe un immediato successo, tuttavia fu poi eclissata dalla celeberrima Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”. Ingiustamente, perché è una delle Sinfonie più mature e profonde del compositore boemo.

Sitografia:

https://www.flaminioonline.it/Guide/Dvorak/Dvorak-Serenata22.html
https://www.flaminioonline.it/Guide/Dvorak/Dvorak-Sinfonia7.html

Antonin Dvoràk (1841 – 1904) – Serenata per archi in mi maggiore, op. 22 (B. 52)

I. Moderato

II. Menuetto: Allegro con moto – Trio

III. Scherzo: Vivace

IV. Larghetto

V. Finale: Allegro vivace

Antonin Dvoràk (1841 – 1904) – Sinfonia n. 7 in re minore, op. 70 (B. 141)

I. Allegro maestoso

II. Poco adagio

III. Scherzo: Vivace – Poco meno mosso

IV. Finale: Allegro