A cura di Massimiliano Samsa
Giulio Briccialdi (1818-1881) – Concerto per flauto e orchestra n. 3 in Do maggiore
I. Allegro molto moderato
II. Andante un poco sostenuto
III. Allegro ma non tanto
I Virtuosi Italiani
Ginevra Petrucci, flauto
Questa registrazione del 2008 è stata ristampata in occasione del 200 ° anniversario della nascita di Giulio Briccialdi (1818-1881). Come principale flautista nelle maggiori orchestre d’opera d’Italia e di tutta Europa, Briccialdi ha attratto fama non solo per il suo virtuosismo ma anche per la sua capacità di sfruttare e stimolare la rapida evoluzione tecnica del suo strumento. Un nuovo flauto fu inventato per lui da Boehm e prese il suo nome. Ulteriori innovazioni tecniche furono apportate nella fabbricazione di flauti su sua istigazione da Emilio Piana a Firenze, dove era professore di flauto all’Istituto Musicale di Firenze.
Sebbene abbia scritto un’opera e una sinfonia, la sua eredità come compositore si basa sulle sue opere per il suo strumento. Questi includono molte opere da camera per flauto e pianoforte: fantasie e fantasie operistiche che capitalizzano il successo popolare di opere drammatiche, in particolare di Verdi. Ci sono diversi quintetti di fiati attraenti e il Carnevale di Venezia Op.78, un’opera concertante per flauto e orchestra che è stata registrata più volte.
Questi quattro concerti rappresentano alcune delle opere più preziose e originali di Briccialdi: concepito come un apice dell’esibizione virtuosistica per l’abilità del solista, e basato interamente su materiale originale, Briccialdi ha conservato quelle opere principalmente per il suo uso personale. Infatti la grande maggioranza del lavoro di Briccialdi rimane inedito e le partiture di questi concerti sono state pubblicate solo all’inizio di quest’anno dalla casa italiana Ricordi. Sono tutti espressi nel formato di concerto standard in tre movimenti, in generale tanto brevi quanto attraenti, e immancabilmente ben scritti per il solista: un punto culminante è il “Valse lento” di due minuti che forma il movimento centrale del Quarto .
I concerti hanno ricevuto le prime registrazioni per mano di Ginevra Petrucci, una flautista di origine romana che ha lavorato con compositori in Europa e negli Stati Uniti e ha fatto scrivere diverse opere per lei. The Flutist Quarterly l’ha elogiata per “un bel fraseggio, un brillante virtuosismo e un legato degno di un grande cantante”.
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Giulio Briccialdi (1818-1881) – Il Carnevale di Venezia, Op. 77
James Galway, flauto
Phillip Moll, pianoforte
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Giulio Briccialdi – Fantasia on “La traviata”, Op. 76 ·
Dorothea Seel, flauto
Christoph Hammer, pianoforte
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Giulio Briccialdi (1818-1881) – Duo Concertante per due flauti in Fa maggiore Op. 100, No. 2
1. Allegro
2. Andante
3. Allegretto
Peter-Lukas Graf, flauto
Gaby Pas-Van Riet, flauto
Il magnifico suono e la capacità espressiva del flauto barocco conquistarono rapidamente compositori e amanti della musica, ispirando composizioni superbe per orchestre e formazioni da camera. Ma furono i miglioramenti tecnici apportati a metà del XIX secolo a renderlo uno degli strumenti preferiti dell’era romantica e questa popolarità continua ancora oggi.
In questa registrazione troviamo il solista di fama mondiale, Peter-Lukas Graf, in duetto con l’eccellente flautista Gaby Pas-Van Riet.
Giulio Baldassare Briccialdi, invece, è detto il “Paganini del flauto”, come dimostra il grande virtuosismo del duo concertante per due flauti in fa maggiore op. 100/2.
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Giulio Briccialdi (1818-1881) – Quartetto in La maggiore per quattro flauti
- Allegro
- Andante
- Allegro con moto
Quartetto FluteMasters di San Pietroburgo
Sofia Lubyantseva – Oleg Bataev – Alexandra Mukovnya – Alexey Uzhegov