I notturni Ameria Radio 27 gennaio 2021 Musiche di Dvořák e Smetana

A cura di Massimiliano Samsa

Antonín Dvořák (1841 – 1902) – Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”

  1. Adagio – Allegro molto
  2. Largo
  3. Scherzo. Molto vivace
  4. Allegro con fuoco

Prima esecuzione: New York, Carnegie Hall, 16 Dicembre 1893

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Bedřich Smetana (1824 – 1884) – La Moldava

Allegro comodo non agitato (Le sorgenti della Moldava, Caccia nel bosco). Lo stesso tempo ma moderato (Nozze di contadini). Lo stesso tema (Chiaro di luna e Ridda delle ninfe). Tempo I (Le rapide di san Giovanni, La Moldava nel suo corso largo, Motivo del “Vyšehrad”) (mi minore)

Prima esecuzione: Praga, Sala Žofín, 4 aprile 1875

Slovak Philharmonik Orchestra

Kurt Redel, direttore

L’ultima e più famosa sinfonia di Dvoràk fu composta fra il 19 dicembre 1892 e il 24 maggio 1893, a New York, e quivi presentata il 16 dicembre 1893 sotto la direzione di Anton Seidl. Il compositore si trovava negli Stati Uniti dal settembre del 1892, avendo accettato l’incarico di direttore del National Conservatory di New York che gli era stato offerto nel corso del precedente soggiorno americano (1890). Fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, Dvoràk si interessò molto ai canti negro-americani e alle tradizioni popolari dei pellerossa: ascoltò con attenzione musiche e cerimonie, trascrisse melodie, fu attratto dalle potenzialità delle scale pentatoniche. La Sinfonia in mi minore, nata in quel periodo, fu largamente ispirata da quelle musiche come lo stesso Dvoràk dichiarò pubblicamente numerose volte. C’è però da dire che le assunzioni nella sinfonia di motivi presi dal canto popolare americano non sono mai dirette, ma fortemente mediate e filtrate attraverso la sensibilità europea. Non si trova cioè alcuna citazione precisa di melodie attinte dal patrimonio popolare indiano. La stessa celebre melodia del corno inglese che si ascolta nel Largo e che viene considerata una ninna-nanna o un canto funebre pellerossa, è originale di Dvoràk e, per certi aspetti, potrebbe anche avere origini boeme. La forma della sinfonia è ciclica, ricorrendo il primo tema iniziale dall’Allegro molto più volte nel corso dell’intera sinfonia. All’elegiaco Largo, in semplice forma strofica, fa contrasto il vivace Scherzo, più ampio del normale perché dotato di un doppio Trio centrale. Di esaltante imponenza è l’Allegro con fuoco finale, che contiene il tema più memorabile della sinfonia, lungamente sviluppato insieme agli spunti dei temi principali apparsi durante l’intera composizione.

Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Dvorak/Dvorak-Sinfonia9.html

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Il 20 novembre 1874 Smetana cominciò a lavorare alla Moldava – il più popolare dei suoi Poemi Sinfonici, dedicato al fiume che attraversa tutta la Boemia e si getta nell’Elba – e la completò in appena tre settimane. Erano passati soltanto pochi giorni da quando all’improvviso aveva perso l’udito quasi completamente, a causa di un sibilo incessante, che lo tormentò per il resto della sua vita e lo condusse infine alla follia: tuttavia continuò a comporre finché gli fu possibile, con una forza morale che lo avvicina a Beethoven.

Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Smetana/Smetana-Moldava1122.html