EVENTO GRAN VARIETA’ 27 NOVEMBRE 2021 – APPROFONDIMENTI

Sabato 27 novembre, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021 – 2022 dell’UNI3, Università delle tre età, sede di Acquasparta, provincia di Terni, è stato realizzato lo spettacolo GRAN VARIETA’, facendo riferimento all’omonima trasmissione radiofonica in onda dal 1966 al 1979.L’evento è stato patrocinato da A.I.R.E., dal Gruppo locale A.I.R.E. Toscana con  la nostra AMERIARADIO Media Partner dell’evento

Per un pomeriggio sono ritornati in vita personaggi come Menelao Strarompi, Eleuterio e Sempre Mia ed altri ancora. Il programma venne definito il «colosso della radiofonia» per i suoi ascolti. Nato da un’idea di Luciano Rispoli, i testi furono affidati a Antonio Amurri e Maurizio Jurgens. La scelta del giorno e della fascia oraria – la mattina della domenica – ne consacrò il successo. Per riportare al periodo 1966 – 1979, tanto è durata la trasmissione, si è inteso organizzare anche una piccola esposizione di radio, accessori e documentazione coevi.  Per qualche ora tutti i partecipanti sono stati rapiti dai ricordi di un periodo che, a vario titolo, resterà sempre nei cuori di tutti. Forse anche per merito di GRAN VARIETA’.

Con riguardo alla mostra sono stati esposti 26 apparati e 15 transistors portatili, corredati da materiale accessorio.

Seguono le 4 parti del depliant a corredo della mostra.

Ogni apparato è stato presentato con una sintetica scheda descrittiva. Sicuramente ognuno di loro, a suo tempo,  ha contribuito a diffondere la trasmissione GRAN VARIETA’: le radio con il loro ascolto, i mangiadischi con i 45 giri  dei propri beniamini, i registratori a bobine  con la paziente attività di registrazione e riascolto all’infinito dei momenti più significativi. La mostra è stata integrata da alcune riviste dell’epoca che riportavano le programmazioni radiofoniche del tempo e alcuni articoli degli ospiti maggiormente presenti alla trasmissione radiofonica. Ma cosa è successo alla radio durante la programmazione di GRAN VARIETA’? Nel periodo 1966 – 1979 la radio si stava diffondendo molto velocemente, a dispetto del sempre minor valore estetico del suo mobile, assumendo il ruolo di un vero e proprio elettrodomestico in grado di essere posizionato dappertutto, in cucina ma anche altrove. I materiali utilizzati erano per lo più sintetici e la sua dimensione si stava riducendo inesorabilmente, pur continuando la tendenza ad articolare su uno stesso mobile la radio e il giradischi. Al tempo stesso spopolavano radio a transistor, in progressiva sostituzione di quelli a valvole, e i mangiadischi. Con loro anche la forma dell’ascolto invocava libertà. E a proposito di libertà, alzando lo sguardo verso la logica Broadcasting, nel 1964 la Rai iniziava le trasmissioni stereofoniche in Modulazione di Frequenza ma, specie nel primo periodo, nelle zone con ricezione troppo debole, o soggetta a troppe riflessioni, il segnale stereofonico risultava distorto. Seppur in parte sopperì il VI canale della Filodiffusione. Nel 1965 si stavano attivando: Radio Nord Sea, Radio Essex, Radio Shannon, Radio 390. Per non farsi mancare nulla, nel 1966, quando nella sola Inghilterra le radio pirata erano già una decina, la stazione King Radiodichiarava stato indipendente l’isola dalla quale trasmetteva. In primavera, nel Principato di Monaco, iniziavano le trasmissioni in italiano di Radio Montecarlo. In Italia, nel 1968, Radio Massa Attiva, ideata da Carlo Andrea Lazzoni, tentò di configurarsi emittente alternativa alla Rai. Nel 1970 è la volta di Radio  Libera Partinico. Fra il 1971 e il 1975 tantissimi pionieri iniziavano ad operare contendendosi il primato. A fine anni ‘70 il mondo contava migliaia di radio libere. Questo, in estrema sintesi, ciò che successe con la radio come protagonista. Il tutto durante una trasmissione: GRAN VARIETA’.

AMERIARADIO era presente in carne e ossa tramite i nostri amici Maria Teresa e Paolo. Eccoli alla postazione lavoro intenti a monitorare il tutto.