
Trama
Atto I: Nel cortile di una locanda
Davanti agli abitanti del villaggio, un musicista itinerante, Lothario, canta il suo dolore: egli ricerca sua figlia Sperata, scomparsa da molto tempo. Arriva una compagnia di attori diretta dal crudele Jarno, che fa la sua rappresentazione sul tema di due commedianti, la civetta Philine e lo spirituale Laërte. Jarno annuncia che la giovane Mignon eseguirà il celebre « pas des œufs » ma la giovane si rifiuta. Nel momento in cui Jarno sta per picchiarla, un giovane e ricco studente, Wilhelm Meister, s’interpone. Philine è molto interessata al giovane il quale spiega a Laërte che conduce un’esistenza oziosa e gioiosa e che è anche lui interessato a Philine e deciso a conquistarla.
Arriva Mignon, venuta a ringraziare Wilhelm Meister del suo aiuto. Il giovane uomo l’interroga ma ella risponde in modo misterioso, che ignora la sua età, ha perso i suoi genitori, e si ricorda solamente di essere stata rapita in un paese soleggiato, forse l’Italia: e canta l’aria celeberrima “Connais-tu le pays où fleurit l’oranger?”. Commosso per questo racconto, Wilhelm Meister riscatta da Jarno la libertà di Mignon.
Philine ritrova uno dei suoi spasimanti, Federico che è furioso per la presenza di Wilhelm. Laërte porta un invito del barone di Rosenberg, zio di Federico, a dare una rappresentazione nel suo castello.
Mignon vuole seguire Wilhelm Meister; quest’ultimo in un primo momento rifiuta ma finisce per acconsentire a patto che lei si travesta.
Atto II: Nel boudoir del castello di Rosenberg
Philine si prepara per la rappresentazione di Songe d’une nuit d’été di William Shakespeare. Wilhelm le rende visita in compagnia di Mignon travestita da paggio. Philine si burla di Mignon. Questa decide di abbigliarsi con gli abiti di Philine per sedurre Wilhelm. Quest’ultimo entrando nel camerino di Philine vede Mignon nei panni di Philine e nello stesso tempo entrare Fredreric. I due uomini litigano e Mignon esce dal nascondiglio per dividerli ma Wilhelm, che pensa sia solo una bambina, le chiede di andare via. Arriva Philine che vede Mignon vestita con i suoi abiti. Ella glieli lascia burlandosi ma Mignon se li toglie con rabbia perché è disperata di vedere che Wilhelm ama Philine. Si affida a Lothario che è appena arrivato al castello e che decide di aiutarla a vendicarsi.
Nel parco, Philine trionfa nel suo ruolo di Titania: canta la famosa aria “Je suis Titania la blonde…”. Lothario sopraggiunge come smarrito: ha dato fuoco al castello. Philine manda Mignon a cercare il suo bouquet tra le fiamme e viene salvata da Wilhelm.
Atto III: Il salone di un palazzo in Italia
Lothario ha condotto Mignon e Wilhelm nel palazzo dei Cipriani. Wilhelm veglia sul sonno della ragazza e contemplandola comprende di esserne innamorato e vuole acquistarle il palazzo. Laërte l’avverte che Philine li ha seguiti e che è là. Mignon si sveglia e Wilhelm le dichiara il suo amore, ma la voce di Philine li interrompe e Mignon sviene.
Lothario entra vestito con un abito magnifico e con un cofanetto in mano rivela loro che il palazzo gli appartiene. Wilhelm e Mignon lo prendono per matto. Lothario offre alla ragazza una sciarpa ricamata, un braccialetto di corallo ed un libro di orazioni, ma Mignon non ha bisogno di aprire il libro per dire la preghiera. Poco a poco, i suoi ricordi ritornano e riconosce il palazzo della sua infanzia. Lothario è suo padre e lei non è altro che Sperata. La ragazza, schiantata dall’emozione, crolla a terra.