A. Catalani – Loreley – Trama e Libretto

L’argomento dell’opera si ispira alla ballata Loreley di Heinrich Heine del 1824, tratta da una leggenda renana di Clemens Brentano del 1802.

È la storia di una bellissima sirena, Lorelei, che sta sempre seduta sulla cima di una roccia, sulla sponda destra del Reno. La sirena pettina i suoi capelli d’oro cantando una canzone melodiosa che ammalia i marinai che passano per di là. Essi, però, non potendo distogliere lo sguardo dalla sirena, perdono il controllo della barca, venendo inghiottiti dal fiume.

Atto primo

Intorno all’anno 1300, sulle rive del Reno.

Sullo sfondo una grotta e un bosco, popolato da pescatori, boscaioli, cacciatori e popolane indaffarate. Si odono commenti su un fosco presagio recentemente apparso che vuol dire che è inutile cacciare e pescare perché la selvaggina è all’erta e i pesci nuotano verso il mare.

Nel castello di Oberwesel sulle rive del Reno, c’è festa, perché il sire Walter sta per sposare la bella Anna di Rehberg. Walter, però, confida all’amico Hermann (innamorato segretamente di Anna) di amare la bella orfana Loreley pur essendo consapevole di doverla abbandonare per sposare Anna. Hermann, mosso a pietà, lo prega di dimenticare Loreley. Nel frattempo Loreley canta un’aria che esprime il suo felice stato d’animo. Successivamente, sulle sponde del Reno, Loreley incontra Walter che la respinge e le conferma il suo abbandono. Disperata, elle sviene. Allora Hermann, che assisteva all’incontro di nascosto, invoca il dio del Reno perché vendichi Loreley. Nel secondo quadro Loreley sconvolta chiede agli spiriti che le venga data una bellezza irresistibile per vendicarsi sul traditore infliggendogli eterne pene d’amore. La richiesta è accettata purché Loreley diventi sposa del dio del Reno. Lei accetta e si getta tra i gorghi del fiume, riapparendo trasfigurata e bellissima, la nuova fata del fiume, pronta a vendicarsi.

Atto secondo

In una radura a metà strada tra il castello di Walter e quello del margravio.

La dolce Anna si prepara alle nozze e riceve doni e visite dei poverelli che essa benefica. Hermann, incapace di nascondere l’amore che prova per Anna, la prega dii non credere a Walter, informandola che lui l’ha tradita. Lei lo respinge convinta di sposare Walter, l’uomo che ama. Dopo il valzer dei fiori ballato dai contadini festanti, inizia la solenne cerimonia nuziale, condotta dal margravio Rodolfo, zio e tutore di Anna. I due futuri sposi si parlano e un giovane intona il famoso epitalamio, ma proprio nel momento delle nozze appare Loreley. Walter, abbagliato dalla sua bellezza, abbandona Anna, sostenendo di non averla mai amata. Loreley allora si allontana veloce, mentre Anna e i presenti maledicono Walter.

Figurino di Giuseppe Palanti per Loreley

Atto terzo

Sulla spiaggia di Oberwesel.

Pescatori e boscaioli commentano che sulla rupe bianca è apparsa una nuova fata, che attira i naviganti e li fa sparire nei gorghi. Si ode poi avvicinarsi un corteo funebre, è il funerale di Anna, morta di dolore. Il margravio conduce il solenne corteo. Hermann commenta addolorato la morte della donna amata, e quindi fugge. Walter appare e preso da rimorso vorrebbe parteciparvi, ma viene cacciato via. Disperato per ciò che ha fatto, cerca di buttarsi nel fiume, ma le Ondine e le Ninfe del Reno lo bloccano. Alla danza delle Ondine appare anche Loreley, la nuova fata. Walter la riconosce e la implora. Lei sulle prime lo respinge, ma poi cede e scende verso di lui. Ma le voci degli spiriti del fiume ricordano a Loreley che essa è ora sposa del Reno. Anche Loreley, memore del giuramento fatto al dio del fiume, gli ricorda che ora essa non è più donna ma fata, e deve abbandonarlo per sempre. Walter si getta quindi nel Reno sulle note dell’ammaliante canto di Loreley, che dovrà per l’eternità svolgere il suo ruolo sulla rupe bianca.

Fonte Wikipedia